Adblock: Perché non bisogna abusarne

“Ragazzi sono VERAMENTE EUFORICO!”
-Frase che giustifica l’utilizzo di adblock

Premessa: Adblock

Tutti abbiamo installato l’estensione adblock sul nostro browser, che sia esso chrome, firefox o altro.

Di fatto è la prima estensione che installiamo, quella che ci difende da migliaia di pubblicità malevole quando, ad esempio, guardiamo uno streaming o quando finiamo, sbadatamente sia chiaro, su uno di quei siti pieni di ragazze scostumate (che se le vedessero le loro madri, sai che vergogna?). Ma uno degli errori che tutti commettiamo è proprio quello di abusarne.

Abusarne consiste nel tenerlo costantemente attivo su ogni pagina, indipendentemente dal tipo di pubblicità in essa contenuta, questo blog compreso.

Dunque se stai leggendo questo articolo con adblock attivo sappi che sei sul mio death note.

Nota: Se non dovessi sapere come disabilitare adblock per una pagina clicca qui[Spero tu stia scherzando!].

Adblock - Logo

Ma perché penso che questo sia un abuso?

Beh, perché tutti i servizi gratuiti di cui usufruiamo sul web non sono lì perché sostenuti da case farmaceutiche, rettiliani, grigi o multinazionali (almeno non tutti, e colgo l’occasione per ricordarvi che questo blog è senza olio di palma), ma sono lì e sono gratuiti grazie alla pubblicità.
Incredibile, no?

“La pubblicità è necessaria” dice F.M., pontefice dell’advertising. “La gallina, quando ha fatto l’uovo, canta; l’anatra no. Nei negozi tutti chiedono uova di gallina, ma nessuno chiede uova di anatra. Chiaro?”
-Marcello Marchesi

Adblock - Youtube

Per esempio: Youtube

Da almeno tre anni ormai, sul mio PC, adblock per YouTube è perennemente disattivato.
Il perché di questa scelta è molto semplice: chi pubblica video su youtube offre un prodotto e dei contenuti. Che i contenuti ci piacciano o meno la loro realizzazione richiederà comunque un “lavoro”.
Un normale youtuber, un canale di musica, uno show di informazione o altro su youtube forniscono, a tutti gli effetti, un servizio di intrattenimento che merita di essere retribuito, ed è messo a nostra disposizione in maniera totalmente gratuita proprio grazie alla pubblicità.

Mettiamo da parte per un attimo i classici video “OMG! SCHERZONE ALLA MIA RAGAZZA [FINITO MALE: NON HO PIU’ UNA RAGAZZA]” e pensiamo a video con standard qualitativi più alti come, ad esempio, quelli di canali quali Kurzgesagt – In a Nutshell, il cui slogan è proprio “One video a month. Quality > Quantity”.
La realizzazione di questi video richiede una mole di lavoro enorme e non può essere etichettata come un banale hobby, ma è a tutti gli effetti una professione.

Se avete mai montato un video saprete benissimo che per 15 minuti di registrazione occorreranno ore di montaggio, senza considerare tutto il resto, e pensate davvero che usufruire di tutto quel lavoro (durato settimane nel caso di In a Nutshell) gratuitamente non valga 30 secondi, skippabili per altro, di pubblicità?

Bene, allora vi propongo un esempio (che sarà familiare a chi segue Breaking Italy): nel vostro condominio viene installato un distributore di merendine, le merendine vengono distribuite in modo totalmente gratuito ad ogni inquilino a patto che ascoltiate 15 secondi di pubblicità. Ora, se voi invece di aspettare la vostra merendina vi metteste ad urlare e defecare sul distributore, quanto pensate possa durare questo servizio?

YouTubers: lavoro o hobby?

Uno dei problemi principali è che molti non considerano la realizzazione di video destinati a canali youtube come un “vero lavoro”. Immagino sia spesso dovuto ad una buona dose d’invidia nei confronti di chi svolge questo tipo di attività.

Davvero, non riesco a capire perché la gestione di un canale youtube non possa essere definita una professione.

Inoltre i pagamenti con le pubblicità di Google sono davvero pochi spiccioli per visualizzazione/click, credetemi su questo.
Molti youtubers hanno guadagni paragonabili a quelli di normalissimi stipendi e, spesso, il lavoro che svolgono non è da meno.

Scenari (im)possibili:

Come nell’esempio del distributore di merendine tutto questo non può che portare ad una brutta fine.

Il primo scenario possibile, quello più realistico, è che dei canali chiudano perché “il gioco non vale la candela”, ma se volessimo essere più catastrofici e irrealisti questa tendenza potrebbe segnare la fine di servizi come youtube.

Immaginate, per quanto assurdo, che Google decida di trasformare youtube in una specie di Netflix facendo pagare un abbonamento mensile… Oh! E’ già successo.

Okay, proviamo qualcos’altro: immaginate allora che per recuperare le perdite delle visualizzazioni di chi usa adblock, Google decida di piazzare pubblicità anche in mezzo ai video… spero abbiate capito dove voglio arrivare.

Adblock - spotify

Conclusione

Questo discorso non vale solo per youtube, è applicabile a qualunque servizio vediate in rete e di cui usufuite gratuitamente.

Disattivando adblock per tali pagine darete la possibilità di guadagnare, pochissimi centesimi, a chi ha impiegato giornate intere nella speranza di offrirvi dei contenuti, che siano validi o meno.

Prendete, ad esempio, Spotify: potete accedere a tutta la musica che volete, legalmente e gratuitamente, a patto di ascoltare qualche secondo di pubblicità. Se proprio non riusciste a sopportarla vi permette di rimuoverla al prezzo di un abbonamento mensile accessibile per chiunque.

In definitiva con questo voglio solo dirvi che… DISATTIVATE ADBLOCK!!

Pace.

Grazie per essere arrivati fino a qui.
Spero che con questo post pensiate un attimo a quanto bistrattiamo quello che internet ci offre anche grazie alla pubblicità.

Pubblicato da Matlio

Beh, in realtà non c’è molto da dire. Potrei cominciare dicendo che odio le bio! Di fatto anche i miei profili social ne sono pressoché sprovvisti. Comunque sia, sono appassionato di informatica e tecnologia in generale. Questo è il mio campo di studio da praticamente tutta la vita. Amo condividere le cose che, con il tempo e lo studio, ho imparato. Mi piace spaziare con gli argomenti e ho moltissimi interessi. Su questo blog mi troverete a scrivere ora una guida su come installare un sistema operativo, ora un articolo sull’ultimo videogioco della Bethesda, ora uno sull’ultimo film della Marvel. Mi auguro solo che i miei articoli possano aiutare qualcuno di voi a risolvere i piccoli problemi che avrete con il vostro PC. Mmmh, immagino che questo possa bastare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *